Io e la moda
Sono stata avvicinata da importanti case di moda già agli inizi della mia carriera internazionale. E ho scoperto un mondo fatto non solo di glamour e di lustrini ma di operosità e di attenzione per le richieste delle donne d’oggi. Oltre che di un forte sentimento di orgoglio per far parte di un settore che, specie in Italia, contribuisce fortemente alla crescita dell’economia. Ho conosciuto due creatori di moda come Chiara Boni e Martino Midali che, pur se con due visioni quasi opposte, amano e rispettano il corpo delle donne. Ho una collaborazione anche con Cartier e mi riempie di gioia: con i loro gioielli addosso, i fotografi Dario Acosta e Julian Hargreaves hanno scattato alcuni dei miei ritratti più iconici. Sono sempre buona amica di tutti loro e, appena posso, indosso i loro capi e i loro gioielli. Oggi, il mio rapporto con la moda prosegue soprattutto con quei brand che, a loro volta, mostrano attenzione per il mondo della lirica e non solo verso la mia persona.
Vhernier
Ho fatto la conoscenza di Vhernier grazie al Concerto di Capodanno 2024 al Teatro La Fenice di Venezia. Sono rimasta stupita dall’eleganza scolpita della loro gioielleria e dall’entusiasmo con il quale la grande “famiglia” italiana di Vhernier mi ha accolta. Hanno voluto che indossassi l’iconica collana ‘Calla’ e poi il meglio della loro gioielleria, sempre in equilibrio perfetto tra artigianalità, design e contemporaneità. Una collaborazione che Vhernier e io abbiamo voluto sviluppare subito e che si è già trasformata nei miei nuovi ritratti firmati da un mago della fotografia come Gianluca Fontana. Anche con Vhernier, come per Marina Rinaldi, il bello della collaborazione consiste nel far conoscere alle loro clienti speciali il mondo dell’opera e il fascino che esso esercita in tutto il mondo.